Confronto di Sunitinib con Cabozantinib, Crizotinib e Savolitinib per il trattamento del carcinoma papillare a cellule renali avanzato
La segnalazione MET ( nota anche come recettore del fattore di crescita degli epatociti; HGFR ) è un fattore chiave del carcinoma papillare a cellule renali ( PRCC ).
Dato che non esiste una terapia ottimale per il carcinoma papillare a cellule renali metastatico, è stato confrontato uno standard di cura esistente, Sunitinib ( Sutent ), con gli inibitori della MET chinasi Cabozantinib ( Cabometyx ), Crizotinib ( Xalkori ) e Savolitinib per il trattamento di pazienti con tumore PRCC.
È stato condotto uno studio di fase 2 randomizzato, in aperto, in 65 centri negli Stati Uniti e in Canada.
I pazienti idonei erano di età pari o superiore a 18 anni con carcinoma papillare a cellule renali metastatico che avevano ricevuto fino a una precedente terapia ( esclusi gli agenti diretti verso il fattore di crescita endoteliale vascolare [ VEGFR ] e quelli diretti verso MET ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sunitinib, Cabozantinib, Crizotinib o Savolitinib, con stratificazione in base alla terapia precedente e al sottotipo di carcinoma papillare a cellule renali.
Tutte le dosi del farmaco sono state somministrate per via orale: Sunitinib 50 mg, con 4 settimane di trattamento e 2 settimane di pausa ( sono state consentite riduzioni della dose a 37.5 mg e 25 mg ); Cabozantinib 60 mg al giorno ( sono state consentite riduzioni a 40 mg e 20 mg ); Crizotinib 250 mg due volte al giorno ( sono state consentite riduzioni a 200 mg due volte al giorno e 250 mg una volta al giorno ); e Savolitinib 600 mg al giorno ( sono state consentite riduzioni a 400 mg e 200 mg ).
La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) era l'endpoint primario. Le analisi sono state condotte in una popolazione intent-to-treat, con i pazienti che non hanno ricevuto la terapia di protocollo esclusi dalle analisi di sicurezza.
Tra il 2016 e il 2019, sono stati assegnati in modo casuale 152 pazienti a uno di quattro gruppi di studio.
5 pazienti sono stati identificati come non-ammissibili dopo la randomizzazione e sono stati esclusi dalle analisi, risultando in 147 pazienti eleggibili.
L'assegnazione ai gruppi Savolitinib ( n=29 ) e Crizotinib ( n=28 ) è stata interrotta dopo un'analisi di futilità prespecificata; l'arruolamento programmato è stato completato sia per il gruppo Sunitinib ( n=46 ) che per il gruppo Cabozantinib ( n=44 ).
La sopravvivenza libera da progressione è stata più lunga nei pazienti nel gruppo Cabozantinib ( mediana 9.0 mesi ) rispetto al gruppo Sunitinib ( 5.6 mesi, hazard ratio per progressione o morte, HR=0.60, P=0.019 ).
Il tasso di risposta per Cabozantinib è stato del 23% rispetto al 4% per Sunitinib ( P= 0.010 ).
Savolitinib e Crizotinib non hanno migliorato la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Sunitinib.
Eventi avversi di grado 3 o 4 si sono verificati in 31 pazienti su 45 ( 69% ) trattati con Sunitinib, 32 su 43 ( 74% ) con Cabozantinib, 10 su 27 ( 37% ) con Crizotinib e 11 su 28 ( 39% ) con Savolitinib; un evento tromboembolico di grado 5 è stato registrato nel gruppo Cabozantinib.
Il trattamento con Cabozantinib ha determinato una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga rispetto a Sunitinib nei pazienti con carcinoma papillare a cellule renali metastatico. ( Xagena2021 )
Pal SK et al, Lancet 2021; 397: 695-703
Uro2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio di fase 3 randomizzato versus Everolimus CA209025
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma a cellule renali: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Atezolizumab più Cabozantinib versus Cabozantinib in monoterapia per pazienti con carcinoma a cellule renali dopo progressione con precedente trattamento con inibitori del checkpoint immunitario: studio CONTACT-03
Gli inibitori del checkpoint immunitario rappresentano lo standard di cura per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma...
Efficacia e sicurezza di Vorolanib più Everolimus nel carcinoma a cellule renali metastatico: studio CONCEPT
Vorolanib è un potente inibitore della tirosina chinasi ( TKI ) che agisce sul recettore del fattore di crescita dell'endotelio...
Cabozantinib più Nivolumab e Ipilimumab nel carcinoma a cellule renali
L'efficacia e la sicurezza del trattamento con Cabozantinib ( Cabometyx ) in combinazione con Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab...
Nivolumab adiuvante più Ipilimumab rispetto a placebo per il carcinoma a cellule renali localizzato dopo nefrectomia: studio CheckMate 914
Un'efficace terapia adiuvante per i pazienti con carcinoma a cellule renali localizzato resecato rappresenta un'esigenza insoddisfatta, con la sorveglianza come...
Malattia di von Hippel-Lindau: sindrome legata a neoplasie benigne e maligne, come gli emangioblastomi della retina, del cervelletto e del midollo spinale, il carcinoma a cellule renali
La malattia di Von Hippel-Lindau ( VHL ) è una sindrome con predisposizione familiare al cancro, legata a neoplasie benigne...
Everolimus adiuvante dopo intervento chirurgico per carcinoma a cellule renali: studio EVEREST
I pazienti sottoposti a resezione del carcinoma a cellule renali sono a rischio di recidiva della malattia. È stata valutata...
Toripalimab più Axitinib versus Sunitinib come trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule renali avanzato: studio RENOTORCH
Gli inibitori del checkpoint immunitario in combinazione con gli inibitori della tirosina chinasi sono trattamenti standard per il carcinoma renale...
Nivolumab più Cabozantinib rispetto a Sunitinib nel trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule renali avanzato: studio CheckMate 9ER
Nell'analisi primaria di CheckMate 9ER, Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato una sopravvivenza libera da...